mercoledì 8 settembre 2021

Sottotenente Ippolito Liprandi, un alpino del "Val Toce"

Dopo il contributo sul gen. Enrico Secchi, dall'archivio della famiglia Secchi traiamo spunto anche per questo breve articolo, dedicato a uno sfortunato e giovanissimo ufficiale: Ippolito Liprandi. Di questo ragazzo - evidentemente legato da un qualche rapporto di amicizia o conoscenza con la famiglia Moriondo-Pich, cui apparteneva la moglie del gen. Enrico Secchi - ci è stata fornita la bella foto che pubblichiamo qui sotto, il che è ci parso motivo sufficiente per ricordarne la figura.
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Dettaglio della foto del s.ten. Ippolito Liprandi custodita dalla famiglia Secchi.

Ippolito Liprandi nacque ad Asti l'8 marzo 1896, figlio di Francesco Liprandi. Con buona probabilità, era nipote dell'Ippolito Liprandi, già reduce garibaldino, noto esponente del mondo economico astigiano a cavallo tra Ottocento e Novecento [1]. 

Ippolito, compiuti gli studi inferiori, si diplomò presso il Regio Liceo-ginnasio "V.E. Principe di Napoli" di Aosta [2].
Interessante il fatto che il nostro fu nominato sottotenente alla metà di luglio del 1915 [3], provenendo dal corso allievi ufficiali, al termine del quale aveva già ottenuto il grado di sergente. Considerando tali tempistiche - e il fatto che la classe del 1896 sarebbe stata chiamata al reclutamento solo in corso d'anno 1915 - è assai probabile che egli avesse optato per l'arruolamento quale volontario ordinario, sin dalla fine del 1914.

Tale istituto, conosciuto dall'ordinamento militare italiano dell'epoca, era riservato ai soggetti diciottenni, celibi e senza figli, che godessero di buona forma fisica, fossero alfabetizzati e avessero il consenso del padre.
Il volontariato ordinario (che abbiamo maggiormente approfondito trattando del s.ten. Pier Felice Vittone) consentiva, in particolare, di poter liberamente scegliere corpo di assegnazione all’atto dell’arruolamento, permettendo così all'arruolato di soddisfare le proprie personali inclinazioni o tradizioni famigliari, come anche di poter conciliare il servizio militare con esigenze di studio o lavoro. 
Liprandi, ottenuta la licenza liceale, aveva probabilmente in animo di proseguire la propria carriera di studio in un'università del Regno. L'arruolamento volontario, in questo senso, costituiva un utile strumento per pianificare il proprio futuro.

Il futuro di questo giovane, tuttavia, doveva misurarsi con l'imponderabile: l'intervento del Regno d'Italia nella guerra europea, il 24 maggio 1915, che trasformò l'esperienza del servizio militare in qualcosa di totalmente differente e di fatale.

Ippolito Liprandi in uniforme da s.ten. del 4° regg. Alpini (archivio famiglia Secchi).

Dunque, Liprandi - promosso al grado di sottotenente - fu assegnato al 2° reggimento Alpini e destinato a un battaglione mobilitato. Solo in un secondo tempo, dunque, egli fu trasferito al Battaglione "Val Toce", il quale era stato costituito dal deposito del 4° reggimento Alpini. In mancanza di altre informazioni, si considereranno qui di seguito brevemente le vicende di tale battaglione.
Cartolina prebellica del 4° reggimento Alpini.

Il "Val Toce" era un battaglione di Milizia Territoriale costituito il 20 maggio 1915 a Cividale con le compagnie 207a, 243a e 281aCon la dichiarazione di guerra, esso varcò il confine al passo di Zagradan, raggiungendo poi lo Jeza, inquadrato nel Gruppo Alpini A.  Il 30, passò l'Isonzo, portandosi a Drezenca in riserva. In seguito operò contro il Kozliak e poi contro la linea austro-ungarica Rudeci Rob - Mrzli, subendo gravi perdite nei giorni 3 e 4 luglio, e venendo rilevato dalla linea. Con il 20 del mese, il "Val Toce" entrò in combattimento partecipando alla riconquista di q. 2163 del Monte Rosso, e passando poi in zona di riposo. 

E' assai probabile che in tale frangente, mentre attendeva alla propria riorganizzazione, il reparto fu raggiunto dai nuovi complementi, tra i quali doveva trovarsi anche il giovane sottotenente Liprandi.

Alla metà di agosto, il Battaglione ritornò in linea, schierandosi nelle trincee a cavallo della strada Volarje - Gabrije. Chiamato il 16 a sostegno del Btg. "Val Baltea", partecipò ai ripetuti attacchi contro le difese di Dolje, pur con scarso successo. Stessa sorte ebbero gli attacchi tentati, nella notte sul 28 e durante la mattina del 29, verso le posizioni di "Case Bruciate", piccola località posta sopra Gabrje, alle falde del Monte Vodil [4]. 
Retro della foto del s.ten. Liprandi, con dedica alla famiglia Moriondo di Asti.

L'azione, ripetuta il 3 settembre, non ebbe miglior esito.
Il 6 e il 7 settembre, il "Val Toce" respinse gli attacchi di sorpresa sferrati dagli austro-ungarici contro le pendici del Vodil, dedicandosi poi al consolidamento delle proprie posizioni difensive.
Il 29 settembre il Battaglione "Val Toce" mosse nuovamente all'attacco di "Case Bruciate": mentre la 207a comp. teneva impegnato col fuoco l'avversario, la 243a riuscì ad aprirsi un varco attraverso i reticolati e a raggiungere le posizioni nemiche; il contrattacco nemico, tuttavia,  riesce a scacciare gli alpini, infliggendo loro gravi perdite.
Il 4 ottobre, il Battaglione "Val Toce" si ritira dalla linea e scende a Volarje in zona di riposo, alternando, fino al 18, periodi in trincea.

Il 18 ottobre iniziarono le operazioni per l'offensiva generale che sarebbe passata alla storia quale Terza battaglia dell'Isonzo. Il 19, dunque, prese avvio una nuova azione nel settore da Plezzo a Tolmino

Il 23 ottobre 1915, così, il Battaglione "Val Toce" mosse all'attacco: furono raggiunte le quote 870 del Vodil e 1100 del Mrzli. 
Nella notte, poichè il nemico era riuscito a riprendere alcune posizioni perdute nella giornata, il "Val Toce" fu lanciato al contrattacco, riuscendo a ristabilire la situazione e a catturare numerosi prigionieri.

Al termine del cruento combattimento, tra i caduti della giornata si dovette contare anche il giovane sottotenente Liprandi [5]. Alla memoria di questo ufficiale, nemmeno ventenne, dedichiamo un pensiero riverente, e questo modesto contributo.

A cura di Niccolò F.

NOTE
[1] Ippolito Liprandi, "reduce delle patrie battaglie", chimico farmacista, dirigente della Banca Agricola di Asti, morì il 26 gennaio 1915 (cfr. necrologio apparso su "La Stampa" del 26.01.1915).
[2] R. Liceo-ginnasio "V.E. Principe di Napoli" in Aosta. Annuario per l'a.s. 1925.
[nota] Secondo il Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali del R. Esercito per il 1916, Liprandi risulta promosso al grado di sottotenente in forza dei d.lgt. 11, 15, 22 luglio, 1 e 12 agosto, 2 e 29 settembre e 6 ottobre 1915, provenendo dagli allievi ufficiali.
[3] La nomina avvenne in forza del D.lgt. 15 luglio 1915. Così in Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali del R. Esercito per il 1915.
[4] Cfr. P. Scolè, Degni delle glorie dei nostri avi - Vol. I, 1915, p. 222.
[5] Non è stato, purtroppo, possibile determinare il luogo di sepoltura del s.ten. Liprandi. 

BIBLIOGRAFIA
- Liceo-ginnasio (R.) "V.E. Principe di Napoli" in Aosta. Annuario per l'a.s. 1925.
- Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali del R. Esercito, varie annate.
- AA. VV., L'Esercito Italiano nella Grande Guerra (1915-1918), Vol. III, Roma, Libreria dello Stato. 
- Riassunti Storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915 - 1918 , Roma - Libreria dello Stato.