giovedì 10 settembre 2015

S.Ten. Chiampo Guglielmo - Lettere dalla prigionia

Quello dei prigionieri di guerra è un tema controverso che ha caratterizzato la storiografia della Grande Guerra.
Oggi vedremo il punto di vista del sottotenente Chiampo Guglielmo, studente di Ingegneria Meccanica.

Da alcune lettere precedenti si scopre che il Chiampo probabilmente arrivò al fronte, col grado di Aspirante Ufficiale, verso la fine di marzo del '17, e in questa lettera sono racchiuse le sue prime impressioni:

Zona di guerra I-IV-17

Miei carissimi
questi cinque giorni, dacchè mi trovo qui, sono passati molto bene. Poco per voltami metto al corrente di tutto: certo che i primi giorni uno si trova sperduto e non sa come deve comportarsi ma ora comincio a fare il mio lavoro senza fatica. In batteria ci sono stato per presentarmi al comandante, il quale mi ha subito rimandato al reparto, perchè il tenente qui è ammalato e ora mi tocca fare tutto il suo lavoro. E' una cosa tutt'altro che facile ma mi aggiusto stando sempre sotto la sua direzione sebbene in letto. Così andando in batteria non ho fatto che una bella passeggiata in alta montagna e ho potuto formarmi un idea esatta. Certamente lassù non si deve stare molto bene: pensate un po' vivere in una piccola caverna e dormire in terra non deve essere una cosa tanto piacevole. Ma mi ci abituo perchè finora, per esempio, non ho provato nessun malessere a dormire sempre vestito e in mezzo ai “Fratelli d'Italia”. Fin che si ha a disposizione della paglia non dobbiamo lamentarci. Le giornate passano in fretta e nelle ore di libertà stiamo insieme a tre ufficiali di fanteria che sono dei buontemponi. Abbiamo pure un S.tenente medico che dirige la mensa il quale fa di tutto per farci star bene e non ci lascia mancare nulla. Ho tentato un rotolo di pellicole ma tutte otto sono rimaste sfuocate. Credo che ciò sia dovuto al fatto che la macchina forse non era completamente aperta. Ritenteremo l'esperimento un altro giorno che faccia bel tempo perchè da due giorni piove continuamente e spero con un miglior risultato. Il dottore mi fa da maestro e me le sviluppa, ma ne sa poco anche lui.
Vi ricordate sempre a mezzogiorno? Continuamente penso a voi e così mi pare ancora di non essere in guerra. Ai fatti non mi riesce ancora di persuadermene completamente. Mi pare di pensare al giorno che sarò al fronte, come facevo a casa, e non di esserci realmente. Questo è un segno evidente  che non devo star male. Vi ho mandato tutti i giorni una cartolina  e ho scritto pure all'Achille e all'Alfonso. Spero che tutti i miei scritti giungano a destinazione. Ad ogni modo vi prego di salutare tutti da parte mia. State bene e mandatemi sovente vostre notizie. Ripeterò l'indirizzo in caso che non vi siano giunte le altre lettere. Ricevete cordialissimi saluti, tanti bacioni e abbracci dal vostro affez. Guglielmo
III Art. Montagna
43° Divisione 61°Batteria

Nei mesi successivi la vita trascorre "tranquilla" tra le incombenze di servizio e le licenze per gli esami universitari.
In luglio viene destinato al servizio telefoni, ossia la gestione delle linee e la loro riparazione dopo (a volte anche durante) i frequenti bombardamenti.
Ha anche occasione di dilettarsi con la fotografia anche se, come confessa in una lettera dell'11 Agosto '17 nella quale scrive "Ho il piacere di mandarti una fotografia abbastanza ben riuscita (chi si accontenta gode, dirai tu, non essendo che mediocre)", non con i risultati desiderati. Ecco qualche suo scatto:

 
Caporal maggiore con telefono Kellogg


Alla fine arriva l'infausto 24 ottobre del '17.
Il Chiampo viene preso prigioniero il giorno successivo ma, vista la situazione, non gli è facile inviare notizie ai familiari.
Finalmente il 15 novembre, riesce a scrivere due righe su una cartolina in franchigia per prigionieri di guerra:

Campo: Rastatt (Germania)
Ricevuta il 20-12-1917
Numero progressivo: 1

15-XI-17
Adorata Mamma e miei carissimi
Immagino la vostra gioia nel ricevere questa mia pari a quella che provo io nel potervi finalmente scrivere. Sono stato fatto prigioniero il 25 ottobre e ho sempre goduto ottima salute. Sappiate che con me non ho potuto portare nulla e che quindi mi occorrono tutti gli indumenti più necessari per ora. Mandatemi pure viveri e denari; fatemi l'abbonamento alla croce rossa per il pane. Informatevi bene prima di spedire. Bacioni più affettuosi. Mandatemi pure qualche cosa per la pulizia personale.




Grazie alla precisione della famiglia riusciamo a sapere anche la data di ricezione: il 20 Dicembre, ossia quasi un mese dopo l'invio e due dalla sua cattura.
Possiamo solo immaginare l'angoscia delle tante famiglie che aspettavano di conoscere la sorte toccata ai loro cari.
Da notare come anche il Chiampo, conscio delle difficoltà di ricezione della posta, numerasse in modo progressivo le cartoline in modo da permettere di comprendere la mancanza di qualche scritto.

Come si legge il campo in cui era stanziato era quello di Rastatt, situato nel Baden-Wuttemberg.
Ma, come si legge nella seguente cartolina, il campo non è ancora quello definitivo:

Campo: Rastatt (Germania)
Blocco No.9
Matricola 66164
Ricevuta l' 8-I-918
Numero progressivo: 3

25-XI-17
Carissimi; troverete un nuovo indirizzo, sebbene sempre nella stessa città perchè non siamo ancora al posto definitivo però ci hanno assicurati che riceveremo sempre ugualmente la nostra posta. Ancora vi prego di non perdere mai nessun turno per mandarmi quanto vi ho richiesto, specialmente riguardo al pane e ai viveri; unitevi sigarette. Sto bene e con tutto il mio affetto vi saluto e vi bacio

La lettera seguente non è datata ma, considerando il mese che ci hanno messo le altre per giungere a destinazione, possiamo ipotizzare che sia stata scritta nella seconda metà di gennaio del '18.
Il campo è diverso e ora è a Celle, centro specifico per gli ufficiali ed uno dei più grandi della Germania.

Campo: Offizier-Gefangenen-Lager Cellelager in Hannover (Germania)
Blocco D N°1035
Ricevuta il 26-II-1918
Numero progressivo: 8

Adorata Mamma,
oggi pochi minuti dopo che ebbi spedito la cartolina ad Elvira per il suo onomastico mi furono consegnati duecento marchi che mi avete inviato. Di questi vi ringrazio infinitamente; d'ora innanzi non me ne occorreranno altri perchè ci danno 75 marchi ogni mese più il vitto. Sono contento e più tranquillo che abbiate ricevuto a suo tempo mie notizie; io attendo con ansia le vostre che spero sempre buone. Vi scriverò più a lungo appena riceverò un vostro scritto. Tanti saluti e baci all'Elvira e all'Achille e a te ti abbraccio affettuosamente

Celle non è però l'ultima tappa del suo "pellegrinaggio" e, il mese successivo, lo troviamo nel campo di Schwarmstedt, distante circa 40 km da Celle e sempre nella zona di Hannover.

Campo: Offz.Gefangenenlager Schwarmstedt – Provinz Hannover
N°214
Ricevuta il 26-III
Numero progressivo: 18

Schwarmstedt 27-II-

Carissima Mamma,
dopo un breve viaggio di 40 km sono giunto alla nuova destinazione. Hai ricevuto la mia cartolina di ieri indirizzata a Ciriè colla quale vi annunciavo il mio trasferimento? Oggi ti mando il mio nuovo indirizzo perchè mi possiate scrivere subito. [Il posto, l'alloggiamento e tutta l'organizzazione del campo è molto migliore di quello di Cellelager e il vitto più ben confezionato e più abbondante per cui mi posso dichiarare soddisfattissimo del cambiamento][DUE RIGHE DI CENSURA] ho trovato qui un amico del mio gruppo e altre conoscenze coi quali mi faccio buona compagnia. In occasione del tuo onomastico mi affretto, per giungere in tempo, a porgerti con tutto il mio affetto gli auguri più fervidi, che in avvenire per molto anni possiamo festeggiare tutti riuniti questo giorno. Baci e saluti carissimi



Per la prima volta invece una cartolina subisce l'intervento della censura.
Come poi si scoprirà dagli altri scritti questo campo sarà la sua destinazione finale, eccolo in una cartolina dell'epoca:

Fonte: sito internet http://www.europeana.eu/

Nel frattempo iniziano ad arrivare i primi pacchi della Croce Rossa:

Campo: Offz.Gefangenenlager Schwarmstedt – Provinz Hannover
N°366
Ricevuta il 29-IV
Numero progressivo: 25

5-IV-1918
Miei carissimi
vi ho scritto il primo di questo mese e vi scriverò sempre una cartolina ogni quattro giorni. In  questa cinquina non ho ricevuto posta, mi è giunto il vostro pacco di castagne e fichi secchi: avete fatto bene a mandarmi quei generi che mi piacciono tanto; due pacchi mi sono arrivati da Londra contenenti 10 belle scatole di generi vari: pasta, riso, minestre preparate con differenti condimenti, cacao, thè e zucchero; prugne secche, gallette e biscotti; in complesso due bellissimi pacchi. Pane da Torino non se ne vede. Che cosa fanno quelle...brave signorine della C.R. Di Torino? Ricordandovi sempre vi saluto e vi bacio caramente

Ma, dalle lamentele, sembra che il servizio italiano di sostegno ai prigionieri fatichi a funzionare correttamente.
Fortunatamente però. dopo appena quattro giorni, da Torino giungono tre sacchi di pane, che si aggiungono a quelli ricevuti dalla famiglia e dalla Croce Rossa:

Campo: Offz.Gefangenenlager Schwarmstedt – Provinz Hannover
N°366
Ricevuta il 6-V
Numero progressivo: 26

9-IV-1918

Carissima mamma,
ho le tue cartoline del 9 genn – 25 feb – 13 mar e mi sono giunti tre vostri pacchi. Non ho visto la data; contenevano il primo: 2 kg Riso; 1 scat biscotti; polvere di cioccolato; un sacco di fagioli; 20 dadi, un barattolo di burro fuso; un paio di calze; 2 pacchetti di sigarette. Il secondo: 1 kg fichi, 1kg castagne, 1 kg riso, 1 kg castagne, 1 saponetta, 1 pezzo grovera,. Il terzo: salame, ciccolato, caffè; un paio di mutande e di calze, sigarette. Pacchi bellissimi e di massimo mio gradimento dei quali vi ringrazio infinitamente. Solo vi prego di usare sacchetti di tela e non di carta perchè si rompono. Ho ricevuto pure tre pacchi di pane da Torino: finalmente! E due pacchi da Londra (in tutto 15 belle scatole di generi misti) e un pacco viveri da Friburgo (cioccolato, sigarette, scatolette, minestroni) Tre bei pacchi. Saluti e baci all'Achille e all'Elvira e all'Alfonso e a te specialmente.

Passano venti giorni e, ormai, il servizio postale sembra diventato regolare (sebbene col solito mese per la ricezione delle lettere) come anche la ricezione dei pacchi viveri.

Campo: Offz.Gefangenenlager Schwarmstedt – Provinz Hannover
N°366
Ricevuta il 28-V
Numero progressivo: 30

28-IV-1918

Carissima Mamma,
mi giunsero graditissime la tua cartolina postale del 14-III-18 e quella illustrata del Elvira del 16-III e una postale del 27-II di Adelina che ti prego di ricambiare e nome mio. Come già vi scrissi di quello che mi annunci nella tua cartolina, ho ricevuto la divisa, che mi va benissimo, i pantaloni, le scarpe e il berretto; non ancora il pane biscottato che hai fatto cuocere e le mutande per l'estate, né le bretelle. Ieri ho ritirato un bel pacco da Copenagen contenente 20 uova fresche; un chilo di carne affumicato; un chilo di maccheroni; ½ chilo di burro fresco in carta e una scatola di latte condensato. Tanti baci affettuosi per te, l'Elvira, l'Achille, l'Alfonso.

Quella che segue è l'ultima cartolina spedita dal Chiampo giunta fino a noi:

Cartolina illustrata
Cartolina per prigionieri di guerra
Campo: Offz.Gefangenenlager Schwarmstedt – Provinz Hannover
Numero progressivo: 47

25-VI-18

Cordiali saluti e baci affettuosi
Guglielmo

L'ultima spedita ma non l'ultima recuperata. L'ultima è infatti una cartolina ricevuta da casa e che riporta una data storicamente importante. La missiva, spedita il 29 settembre '18, è stata prelevata dalla censura del campo il 2 novembre e rilasciata il 4 Novembre 1918, possiamo solo immaginare la gioia provata da tutti i prigionieri italiani del campo in quella giornata!



A cura di Arturo E. A.

Bibliografia:
- Sito internet "Europeana 1914 - 1918" http://www.europeana.eu/

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