La storia raccontata dalle cartolina in franchigia che seguono è quella del Ragioniere Cavallero Maurilio, dipendente della Pirelli, che venne richiamato con la "qualifica" di soldato semplice probabilmente verso la fine del '15.
La partenza per il fronte avviene però il 25 Febbraio, come si legge da quella che, probabilmente, è la prima franchigia inviata dal fronte. Il destinatario, Giovanni, è probabilmente il migliore amico e, visto che nelle lettere non parla mai di genitori o familiari, è probabilmente il suo unico contatto con la vita civile:
Lunedì, 28/02/16
Carissimo Giovanni,
ti è pervenuto il biglietto che buttai già alla stazione di
Sanpierdarena venerdì mattina? Che partenza quella! Da Sturla a Brignole vento
e pioggia a volontà! Dopo 27 ore di treno ininterrotte giungemmo a Cividale,
poi, dopo aver mangiato pane e carne conservata, zaino in spalla prendemmo la
via del confine, passammo ieri mattina, sotto la pioggia, dov’era 9 mesi fa il
confine fra Italia e Austria, ora siamo in terra ex-austriaca terra irta di
alte montagne, dappertutto tanti nostri soldati, tutte le strade ronzano dei
nostri camions velocissimi, donne e fanciulle tutti biondi o canuti, parla
slavo. Inutile dirti che questa vita mi interessa molto e che la mia meraviglia
è quella di vedermi così resistere senza il minino disturbo a una vita così
dura, pioggia, sudore, peso, dormir all’aria, senza copertura di sorta, a me
non allenato, qual è stata la vita nostra da venerdì mattina in qua:
meraviglia! Non ti scrivo di più per ora, né posso darti il mio indirizzo. Ti
riscriverò. Trattieni i denari che arriveranno per me a giorni, e attendi mie
disposizioni. Ti faccio tanti saluti per te e famiglia. Maurilio
Già da questi primo scritto si intuisce quello che è lo stile di scrittura, ricco di dettagli e informazioni oggi storicamente importanti.
A livello di unità il nostro è stato aggregato al 119° Fanteria, nella 10° compagnia che (a quanto si legge dall'indirizzo sulla seguente franchigia) raggruppava tutte le reclute che saranno poi indirizzate al 90° Fanteria.
12/03/16
Caro Giovanni,
qui retro hai il mio più preciso indirizzo, al quale ti
prego di scrivermi tue notizie e di inviarmi per intanto un piccolo sussidio,
di quelli ricevuti da Pirelli; mandami venticinque lire e trattieni il resto a
mia disposizione; qui denari non me ne occorrono tanti. Hai mandato la ricevuta
a Pirelli come ti scrissi? Spero ti siano giunte tutte le mie cartoline. Io
fin’ora nulla ho ricevuto da nessuno, sembriamo segregati dal mondo. Piove,
Piove sempre! Romba sempre in cannone a Sud e ad Est! Siamo tutti in ottima
salute e allegri, malgrado i disagi e il tedio di questa vita e siamo tutti
contenti dei nostri nuovi ufficiali e graduati venuti dalla fronte per
istruirci, che tipi ammirevoli!
Diversi da quelli di Genova: cioè più famigliari, spediti,
già “la modestia è dei forti”. Scrivimi e abbiti un grosso bacio per te e per
tutti Maurilio
Dalle ultime righe si capisce che, sebbene in zona di guerra, la brigata era nella zona del Mrzli, i rincalzi sono ancora in fase di addestramento e non inviati il linea.
Interessante anche la distinzione che trapela tra gli ufficiali in zona di guerra, probabilmente già temprati da più combattimenti, e quelli nelle retrovie, che verranno poi appellati coll'infelice nome di "imboscati".
La seguente cartolina, scritta qualche giorno dopo, ci conferma il forte legame che lega Maurilio e Giovanni:
19 Marzo 1916
Carissimo Giovanni,
ti ringrazio della carissima lettera ricevuta stamani, dalla
quale apprendo con molto piacere che sei
stato riformato; io francamente non lo speravo perciò apprezzo maggiormente la
tua fortuna. Così potrai attendere interamente alle cure della tua famiglia,
che ti era già vista sfuggire, come è sfuggita a tanti altri nostri pari; e nel
medesimo tempo costituire anche per me un appoggio, l’unico appoggio che mi
rimane oramai e che aveva per me la parvenza di una seconda famiglia. Bene,
avrò più forza anch’io di andar incontro al mio destino che, non avendo la
preoccupazione per te, sapendo cioè che tu dietro di me vivi, affronterò con
animo fermo e lieto e colla sicura speranza di ritornare fiero e tranquillo di
aver compiuto tutto il mio dovere. Ti sono molto riconoscente per gli
affettuosi sentimenti che mi esprimi. Tanti bacioni a Luigina, pel bigliettino
acclusomi, digli tante cose dello zio Lio. Tanti saluti e baci a Te, Bertu,
Giovanna, Nice. E di Niccolini che ne è? Scrivimi sempre. Maurilio
Alla fine del mese sembra che le cose cambino, e il reparto si mette in marcia, fortunatamente non per andare in trincea ma per un semplice spostamento. Le condizioni di vita, sebbene ben diverse da quelle di casa, non sono ancora così pessime e sembra ci sia diversa varietà di cibo come si intuisce dalle ultime righe:
Zona di guerra 30/03/16
Carissimo Giovanni,
ieri improvvisamente ci venne l’ordine di partire dal
paesetto in cui eravamo dal 27 Febbraio e ora ci troviamo qui in un altro
identico mucchio di case, un po’ più bello però, a una decina di km più ad est.
Ho appena finito di mangiare mezzo litro di latte con un quarto di pagnotta
dentro, seduto sotto uno di questi grandi e originali camini fumosi. Qui pure è
un formicolio di soldati nostri: fanteria, e cavalleggeri. Non resteremo qui
più di otto o dieci giorni, si dice. Si dorme dappertutto, come al solito,
parte in cascine, legnaie, stalle, parte attendati fuori; si mangia come al
solito, di tutto, e di tutto vuol dire: rancio, pagnotta, cioccolato,
formaggio. Qui però si trova anche un buon pane integrale sempre caldo, si
trova salame, scatolette di salse ecc. Si sta discretamente male e ormai, posso
anche dire, discretamente bene. Ci accontentiamo di tutto, perché ci sorregge
grande speranza di ritornare e talora l’asprezza del presente ci rende
impassibili al pensiero di ogni asprezza futura si vive come in un sogno e in
una grande passione. Tanti saluti, tante cose a tutti. Maurilio
Lo spostamento però prosegue e, nonostante la censura, sappiamo che il 3 aprile il nostro giunge a San Pietro al Natisone diretto a Cividale, per unirsi finalmente al 90° Fanteria:
3/4/16
Caro Giovanni,
siamo giunti ora a San Pietro al Natisone dopo 5 ore di
marcia. Finalmente si vedono qua in questo bel paese ridente gente che parla
italiano e i segni della vita civile. Domattina riprenderemo il cammino per
Cividale, e di qui, per treno avremmo a raggiungere il Reggimento a Bassano o a
Marostica. Questa è una fortuna che non mi aspettavo. Non ho tempo di scrivere
di più. Appena a destinazione ti manderò mie altre nuove e il mio nuovo
indirizzo. Tu attendi a mandarmi i denari.
Tanti salutoni Maurilio
Dopo tre giorni di viaggio raggiunge e si unisce al reparto, il 90° Fanteria della Brigata Salerno, dove viene incorporato nella 2° Compagnia. Giunge però anche la notizia di un, quasi certo, invio in trincea:
6/4/1916
Carissimo Giovanni,
dopo un lungo viaggio pittoresco, a piedi e in treno, dalla
zona del Monte Nero siamo giunti ieri sera alle 11:30 nella grande piazza di un
paese fra Bassano e Marostica, due belle e ridenti cittadine, com’è bella e
ridente tutta questa pianura veneta circondata da alpi.
Qui ci uniamo al 90° effettivamente, io faccio parte della
2° Compagnia. Mi rincresce doverti dire che si parla già di partenza, e questa
volta la partenza non può essere, deve essere per la trincea!! Dio ce la mandi
buona, è la frase di tutti. Ma che sollievo in tutti a sentir parlare questo
bel linguaggio vicentino, dopo più d’un mese di vita fra quella povera gente
slava.
Ora puoi scrivermi al nuovo indirizzo, i denari aspetta
ancora a mandarmeli, se partiamo, a che servirebbero? Vi ricordo sempre tutti e
vi abbraccio tutti di cuore.
Passano i giorni e il reparto è schierato nella zona di Asiago. La sacra posta, sollievo per gli uomini al fronte, fatica ad arrivare.
Fortunatamente non è ancora in trincea ma, per la prima volta, Maurilio prova l'effetto di un bombardamento dell'artiglieria di grosso calibro, fornendocene una descrizione che rende bene l'idea di quello che dovevano essere la paura e l'impotenza di fronte a un evento del genere:
Zona di guerra, 20/04/16
Carissimo Giovanni,
come mai da lungo tempo non ricevo più tue notizie? Qui, se
manca la posta, manca tutto…. Manca tutto ciò che è bene, s’intende, c’è ben
altro in compenso! A me però non manca mai la salute, il coraggio, la ferma
speranza.
Non sono ancora in trincea, dove sono già tanti miei
compagni di Chiavari, di Sturla e di Sedula che
furono incorporati in altri battaglioni. Noi daremo loro il cambio o li
rincalzeremo in caso di bisogno, chissà? E chissà se passeremo qui Pasqua?
Stamattina, per la 1° volta, ho provato l’impressione che dà
al mio animo il giungere d’una granata austriaca di grosso calibro. Un rumore
di treno diretto a grande corsa che arriva, arriva sopra; ti aggrappi a terra,
non fuggi, attendi la morte… finchè scoppia; tu respiri, ti alzi, dici fra te:
forse è passata. Poi di nuovo lo stesso rumore straziante…. Arriva!..sospendi
il fiato…è scoppiata! Rivivi. Così 4 o 5 di quei diavoli scoppiarono stamattina
a poca distanza da noi, sopra un bosco di alberi spezzati. Ricevetti ieri
mattina una cartolina dal mio amico Soro in cui mi diceva che le mie carte sono
a buon porto. Dio lo volesse! Fa buona Pasqua, baci a tutti. Maurilio
Pasqua! Una Pasqua fredda e umida, ma ancora nelle retrovie:
Zona di guerra, 23/4/16
Carissimo Giovanni,
Oggi, giorno di Pasqua, ho ricevuto la tua assicurata di £
25, ti ringrazio; spero avrai spedito, a suo tempo, la solita ricevuta a
Pirelli.
Ti scrivo da una baracca oscura e umida e fredda, mentre
fuori nevica e più non posso. L’altro ieri anche il nostro battaglione è
partito per la trincea a dare il cambio a altro battaglione; soltanto la 2°
compagnia si è fermata quà, dicono per lavori, ma non si sa fin quando, gli
ordini arrivano sempre improvvisi, quindi si vive sempre di ora in ora. Gli
anziani dicono che è una fortuna, io non so.
Prima che lasciassimo l’ultimo accantonamento arrivò la
nomina di ufficiale al mio amico Trucco di Cornigliano che partì immediatamente
per Genova; gli dissi di venirti a trovare, c’è stato? Ti avrà detto dove siamo
e che vita si fa qui, tenendo conto della gioia che ora l’invaderà a trovarti a
Genova. E Niccolini? Povero lui! Il mio amico Soro è stato pure riformato.
Malgrado la vita dura, salute e coraggio non mi mancano.
Scrivimi sempre. Buona Pasqua, saluti baci a tutti,
Maurilio
E' passato un mese dall'arrivo al reparto e, dopo tanta fortuna, è giunto per Maurilio il momento di andare in linea.
Interessante notare la descrizione dell'equipaggiamento che comprende già l'elmetto ( introdotto e, come novità, la maschera antigas (probabilmente una Ciamician-Pesci):
Dalla fronte, 4/5/16
Carissimo Giovanni,
spero ti sia giunta la mia lettera o cartolina, non ricordo
più bene, colla quale ti accusavo ricevuta della tua assicurata; dopo d’allora
non ho avuto nessuna tua notizia. Il prossimo invio di denari, 25 o 30 lire, me
lo potrai fare, se ti è più comodo, per cartolina vaglia, visto che qui i
vaglia vengono pagati abbastanza puntualmente. Stasera si parte per la trincea,
dove staremo una ventina di giorni.
Siamo muniti di elmetti d’acciaio, maschera e occhiali contro
i gas asfissianti.
Ho ricevuto da Mugarone enormi calzettoni e altri oggetti di
lana, che mi vengono assai comodi; però da qualche giorno fa meno freddo. Spero
ricevere presto tue buone notizie; salutami tutti, un grosso bacio, Maurilio
Dopo un giorno in linea ecco puntuale una cartolina con le prime impressioni:
Dalla Fronte, 6/5/16
Carissimo Giovanni, ricevetti la tua cartolina da Torino del
1° corr., della quale ti ringrazio, mentre spero che nel frattempo ti sia
giunta la mia di qualche giorno fa. Oggi secondo giorno di trincea: trincee
assai solide, spaziose e coperte, talune in cemento armato, con stufe e
finestre a vetri, feritoie con antrine; altre meno belle, come quella in cui ho
passato la prima notte di questa vita singolare, cioè una grande galleria, una
caverna scusa sostenuta da grosse travi, entrate anguste, senza stufa e per
giacigli, pagliericci calpestati, infangati. Giorno e notte si sta colle
giberne sulla pancia, si dorme così completamente vestiti. Dunque, vita brutta!
Eppure agli anziani sembra di essere in villeggiatura, pensando alla vita del
Mrzli, dove le trincee erano semplici muriccioli, ecc…
Ieri notte c’è stato un combattimento fra le batterie nostre
e quelle austriache; stamattina idem, la stessa sinfonia: sibili, miagolii,
muggiti strani passano sulle nostre teste, seguiti da fragorosi scoppi. Per ora
l’unico nostro compito un po’ rischioso è quello delle pattuglie di notte verso
le posizioni nemiche. Venti giorni così o peggio; speriamo tuttavia di
sorpassarli…incolumi.
Tante cose, Tanti saluti Maurilio
Interessanti le descrizioni delle diverse tipologie di trincee, e anche la presenza di strutture in cemento armato.
La qualità della vita è però peggiorata, si dorme vestiti e sempre pronti e, sebbene non ci siano combattimenti, l'attività di pattuglia notturna è sempre pericolosa.
Passano dieci giorni, e si inizia a muovere qualcosa per la nomina a ufficiale, nomina che certamente aiuterebbe a migliorare la qualità di vita. Comunque, per soddisfare i bisogni di prima necessità, Maurilio riceve sempre i soldi tramite vaglia.
Un altro è il fatto saliente dello scritto, l'incredibile bombardamento durato praticamente tutta la giornata precedente. Si può solo immaginare quale fosse l'animo di tutti perchè, si sa, un forte bombardamento è spesso preparatorio per un grosso assalto:
16/05/16
Carissimo Giovanni,
Ho ricevuto il vaglia, grazie; va bene come dici tu per il
rimanente dei miei soldi. Come già scrissi a Nice, non so cosa sia quello che
tu hai letto riguardo agli aspiranti-sottotenenti, certo non riguarda me;
quanto al ritardo della mia nomina non ho altro da aggiungere a quanto già
scrissi precedentemente. Se fra poco non saprò nulla di nuovo, forse
incaricherò te medesimo di fare una scappata a Milano, per attingere dalla
fonte diretta. Se hai occasione di vedere il mio amico Trucco, digli che
attendo sue nuove.
Io continuo a godere buona salute; fra 9 giorni ci
aspetterebbe il sospirato riposo; conto le ore come non ho contato mai le ore
della mia vita. Ieri credevo fosse l’ultima, ci fu un bombardamento d’inferno,
che gli stessi anziani del Mrzli erano attoniti; noi radunati nei ricoveri,
colle armi alla mano, aspettavamo che il bombardamento finisse per uscire in
linea ad attendere l’attacco pronti a contrattaccare. Il bombardamento
spaventoso durò dalle 5 del mattino alle prime ore della sera, ma l’attacco non
venne. Noi passammo tutta la notte alle feritoie, bastarono però i nostri
cannoncini da montagna insistenti, rabbiosi a tener sgombro il terreno.
Scrivimi sempre, tanti saluti a tutti, tanti baci, Maurilio
Ma fortunatamente l'attacco non avvenne, dai resoconti della brigata sappiamo però che i bombardamenti continuarono per i successivi due giorni.
Passano i giorni, e la nomina ad ufficiale tarda ad arrivare, Maurilio chiede quindi all'amico di iniziare ad interessarsi della cosa al distretto militare e, speranzoso, di preparare la divisa da ufficiale:
26/05/16
Caro Giovanni, chissà se hai ricevute le due ultime
precedenti. Ora mi dà la strana combinazione di poter fare queste due righe.
Trascorro un periodo di vita straordinario! Ti dissi che sono stato nominato
ufficiale della Terr. Fin dal 6 corr, che, stante il trambusto che è nel mio
Regg. Dal 15 corr. Io sono tuttora qui soldato e che soldato. Prepara la
divisa. Se ti fosse possibile recarti a Milano al Distretto dire che sai della
mia nomina e che si interessino di farmi ritornare. Tuo,
Maurilio
29 maggio 1916
Caro Giovanni,
da quando ti scrissi le mie ultime cartoline di pochi giorni
fa, che spero avrai ricevute, altre ore difficili ho attraversato e sono ancora
vivo e sano; ho proprio creduto, senza sai, che mi protegge la nostra Madonna
del Casato o gli spiriti dei miei morti.
Ti ripeto la mia situazione strana che si prolunga con mia
inquietudine, cioè che io sia ufficiale, fin dal giorno 6 maggio e non sia
ancora riuscito ad ottenere il foglio di via dal Comando del mio Reggimento il
quale ha bisogno della conferma telegrafica del distretto di Milano. Ora è
possibile che per le traversie di questi ultimi giorni detta conferma o non sia
stata chiesta o non sia potuta venire. Ti riprego quindi, se non l’hai ancora
fatto, di fare una scappata a Milano, recati al Distretto e nell’ufficio
competente (piano superiore a sinistra) spiega il mio caso; il distretto deve
provvedere a richiamarmi dal Reggimento in cui mi trovo. Non venir via senza
ottenere promessa formale, se non basti tu ricorri ad altre persone che credi
più atte; per esempio, se non ne hai altre, recati alla Ditta Pirelli e chiedi
del sig. Rag. Crosio, è persona molto gentile e influente e non vorrà negarti
un po’ di interessamento per me, gli farai i miei saluti e i miei
ringraziamenti, ma ripeto non devi recagli questo disturbo se puoi farne a
meno. Ho ricevuto ieri, dopo tanto tempo che non vedevo + posta, la tua
cartolina del20. Speriamo di rivederci presto. Il tempo per prepararmi la
divisa non manca, vero? Da parecchi giorni piove e si dorme all’aperto senza
tende, speriamo in bene. Salutami tutti Giovanna, Nia, Berta, un bacio a te.
Tuo Maurilio
Passano tre mesi, dei quali non abbiamo scritti, però il 19 di Agosto apprendiamo che aveva appena finito il corso alla Regia Accademia Militare di Torino e che, a differenza di molti altri suoi commilitoni, era riuscito ad avere qualche giorno di licenza:
Ungarone, 19-VIII-16
Mi trovo qui da tre giorni, reduce del famoso corso di
Torino, il 22 sera dovrò ritrovarmi a Como. Ho detto “famoso” perché sono stati
effettivamente 45 giorni di vita eccezionale e perché 158 miei compagni ebbero
l’ordine di partire per il fronte immediatamente! Sono partiti i più giovani, s’intende
che se non ci fossero stati 158 più giovani di me, sarei partito anch’io…
Speravo di vederti a Ungarone o di far io una gita costà, ormai vedo che non
avverrà è l’una cosa né l’altra. Vi aspetta anche Bigiò di giorno in giorno. Se
mai verrete a trovarmi a Como, dove, purtroppo, temo di non fermarmi molto. Spero
starete tutti bene. Baci e saluti a tutti.
A questo punto, causa assenza di documentazione, dobbiamo fare un salto avanti di quasi un anno e arrivare al giugno del '17. In quella data Il nostro Marsilio è inquadrato, col grado di Sottotenente, nel Battaglione complementare del 70° Reggimento Fanteria della Brigata Ancona.
Zona di Guerra, 2/6/17
Ti scrissi parecchie volte senza mai ricevere tua risposta,
spero starai bene te, Ginina, Giovanna; io sempre, fin’ora. Spero che la
fortuna mi assista sempre anche in avvenire. E’ un anno che scendevo il
Trentino uscito sano e salvo dalla burrasca; oggi sto avvicendandomi ove si
lotta più strenuamente per i destini d’Italia.
Attendo presto tue nuove. Saluti cari a tutti, Maurilio
Le zone ove si lotta più strenuamente sono quelle dell'altopiano carsico, nel settore di Flondar, ove è in corso la decima battaglia dell'Isonzo. In quei giorni le perdite sono pesantissime, circa 3000 uomini e 92 ufficiali. Fortunatamente, il 9 Giugno, il reparto viene ritirato dalla linea per un periodo di riposo.
Come si legge, la partenza avviene alle due di notte, probabilmente per nascondere i movimenti di truppe al nemico:
Zona, 8/6/17 notte
Carissimo Giovanni,
scrivo stasera questa cartolina, non so quando potrò
impostarla. Imperversa in questo momento un furioso temporale, con
lampeggiamenti abbaglianti e tuoni fragorosi, piove come un diluvio, riposo coi
miei fanti in una povera baracca, altri sono fuori sotto le tende. Stanotte
alle 2 bisogna spostarsi. La speranza di tornare a Como , per ora, è
tramontata. Altro che licenza invernale! Spero però che la fortuna mi assista
in contingenze ben più gravi e che quando potrò rivedervi non avrò più a
lamentarmi di nulla ma solo illeggibile sopportati
di buon grado con spirito elevato.
Scrivimi. Saluti a tutti. Maurilio
Dopo essere stato incorporato il S. Ten, Cavallero passa in carico alla 7° Compagnia. Unico suo disappunto è la mancanza di notizie dall'amico:
Zona di Guerra, 19/6/17
Preoccupato mancanza tue notizie; perché non scrivi?
Ricevete tutte le mie cartoline? Sto bene, baci Maurilio
Passano i mesi e viene inviato a frequentare un corso di lanciabombe:
14-VIII-17
Malgrado il tuo costante silenzio, continuo a scriverti,
fiducioso almeno che le mie notizie ti arrivino. Da due giorni mi trovo a un
corso di lanciabombe, lontano una ventina di km. dal mio Regg.,; corso che durerà altri due giorni, poi raggiungerò il
Regg. che, nel frattempo, mi si dice ha cambiato dimora…
Hai visto il soldato Pasquali? E’ inutile che ti dica di
scrivermi; ormai un tuo scritto sarebbe per me una tale sorpresa… Di salute sto
sempre bene e anche per il resto fin’ora. Saluti affettuosi, Maurilio.
In una cartolina di un mese dopo apprendiamo che ha trascorso un periodo a Modena, città dove ha sede l'accademia militare, ove forse ha frequentato qualche corso.
21-IX-17
Carissimo Giovanni,
ti scrissi a suo tempo da Padova, da Modena; ora mi trovo di
nuovo qua, pur ritornato al mio vecchio Battaglione Complementare. Spero di
ricevere presto tue notizie che da lungo tempo non ricevo. Tantissimi
affettuosi saluti a te, Giovanna, Luigina, Tuo Maurilio
Passa un mese esatto e Marsilio scrive all'amico da un ospedaletto da campo dalla zona del Fajti. E' stato ferito, fortunatamente solo in modo superficiale, alla mano.
20-X-17 (ospedaletto da campo da 50 letti n°95)
Carissimo Giovanni,
mi trovo in un ospedaletto leggermente ferito alla mano
sinistra da scheggia di granata; poco fa mi è stata estratta la scheggia dalla
ferita. Per il pericolo che ho corso non credevo di cavarmela così con poco: un
marmittone austriaco arrivato in pieno nella mia trincea, ha ucciso sul colpo
il mio povero attendente, feriti alcuni soldati e me. Per ora non ti scrivo
altro. Attendo tue nuove e ti bacio, Maurilio
Questa è l'ultima cartolina scritta dalla zona di guerra giunta fino a noi. A guardare la data in cui venne scritta la cartolina si può dire che la ferita è stata alquanto provvidenziale perchè, visto che dopo soli quattro giorni si scatenerà la battaglia di Caporetto, gli ha evitato di essere in linea in quelle tristi giornate. Nei combattimenti di quei giorni infatti il 70° Fanteria viene praticamente annientato dalle preponderanti forze tedesche, perdendo 57 ufficiali e un numero imprecisato di soldati.
Quello che è certo è che lui sopravvisse alla ritirata e non venne fatto prigioniero.
Grazie alla digitalizzazione effettuata dall'Istituto del Nastro Azzurro apprendiamo che nell'ottobre del '18 era sul fronte francese come tenente del 19° Fanteria della Brescia, e che in seguito al suo lodevole comportamento nel '26 gli venne concessa la Croce di Guerra al Valor Militare con la seguente motivazione:
Il Tenente Maurilio Cavallero sopravvisse alla guerra e, come testimoniato da alcune cartoline, dopo l'esperienza bellica riprese il suo lavoro di ragioniere presso la ditta Pirelli.
A cura di
A.E.A.
Bibliografia:
Riassunti Storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915 - 1918 , Roma - Libreria dello Stato
Riassunti Storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915 - 1918 , Roma - Libreria dello Stato
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