sabato 15 aprile 2017

Cimiteri militari a Tripoli 1912-1914

Il culto dei caduti in combattimento è sempre stato uno degli elementi caratteristici degli eserciti di tutti gli stati, questo ha portato alla nascita degli imponenti sacrari che tutti ben conosciamo. 
Per la realizzazione di queste strutture furono consultati i migliori architetti del tempo che, attraverso l'uso degli spazi e dei percorsi, puntavano ad impressionare il visitatore per mettere in rilievo il sacrificio dei caduti in combattimento.
Ma, prima di trovare riposo in questi luoghi realizzati mediamente dopo 10/15 danni dalla fine di un conflitto, i soldati trovavano degna sepoltura in cimiteri campali forse più semplici ma altrettanto ricchi di significato, basti pensare alle sepolture del cimitero della 3° armata sul colle S.Elia.

Questa premessa per introdurre una serie di foto tratte dall'album del Tenente Ariani Roberto, dal quale era stato tratto anche un altro articolo (1), che ritraggono le prime sepolture dei militari caduti nella zona di Tripoli durante la guerra Italo-Turca

Spiaggia del telegrafo - Tomba del primo caduto italiano, marinaio della Regia Nave Sicilia

NUOVO CIMITERO CRISTIANO

Prime sepolture - Marzo 1912

Giugno 1912



Tomba del Ten. Col Gadolini del 23° Fanteria.

Il tenente colonnello cav. Vittorio Gadolini nacque a Castell'Arquato nel 1859. Partì per la guerra Italo-turca col grado di Maggiore, fu poi promosso a tenente colonnello nel 23° Fanteria solo tre mesi prima di cadere in combattimento il 20 settembre 1912 a Sidi Bilal, alla sua memoria venne concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: "Benché contuso da una palla al fianco, con mirabile esempio di valore si slanciava primo col suo battaglione all'assalto finché cadeva ferito mortalmente - Sidi Bilal, 20 settembre 1912. Si era comportato con esemplare coraggio anche all'attacco del forte di Sidi Messri il 26 settembre 1911".
Eccolo in una foto tratta dall'enciclopedia Militare:



CIMITERO DEI MILITARI MORTI DI COLERA


CASERMA DI CAVALLERIA
Cimitero del 40° Fanteria


A sinistra la colonna eretta in memoria del Colonnello Pastorelli.

Il colonnello cav. Giovanni Pastorelli nacque a Nizza Marittima nel 1857. Al momento dell'invio in Libia era da poco stato nominato colonnello del 40° Fanteria, cadde durante la battaglia di Ain Zara il 4 dicembre 1911, alla sua memoria venne concessa la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: "Diede prova ammirevole di valore, trascinando con l'esempi e stando in prima linea con l'avanguardia per meglio dirigerla, i reparti del suo reggimento sottoposti a intenso fuoco nemico e sebbene ferito a  morte, trovò nella sua energia e nell'alto concetto che egli aveva della sua missione, la tranquillità d'animo e la forza, nel cedere il comando al tenente colonnello, di raccomandare a tutti l'onore del reggimento e della sua bandiera, che egli aveva tenuto sempre alto.".
Eccolo in uno scatto tratto dall'Enciclopedia Militare:



HARAKOL
Cimitero del 18° Fanteria

Sul monumento la scritta "Qui giacciono le salme di 22 soldati del 18° Fanteria che caddero da eroi combattendo sulle trincee nel Novembre 1911"



CIMITERO DEL 93° FANTERIA



SCUOLA DI AGRICOLTURA
Cimitero del 23° Fanteria




CASA DI GIAMAIL BEY (2)
Presso la "Casa di Giamail Bey", il 26 ottobre 1911, aveva trovato la morte - combattendo da prode alla testa del suo plotone - il tenente Giuseppe Orsi da Napoli, la cui storia abbiamo ricostruito in questo articolo: La Battaglia dell'Oasi - Il tenente Giuseppe Orsi e i fanti dell'84° Reggimento nella battaglia di Sciara Zauia .

Tomba comune dei caduti dell'84° Fanteria del 26 ottobre 1911

Sempre a proposito dei combattimenti del 26 ottobre 1911, rimandiamo al nostro precedente articolo dedicato a i caduti dell'84° Reggimento Fanteria della Brigata "Venezia" nella Battaglia di Sciara Zauia.

Alcuni monumenti della Via Sacra dell'84° Fanteria
Sul monumento a destra "Qui Bellini", su quello a sinistra "Qui Faitini"

Riguardo al primo, dovrebbe trattarsi del tenente Bellini Lionello da Firenze, caduto il 26 Ottobre 1911, alla cui memoria fu concessa la Medaglia d'argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Alla testa del su plotone accorse in soccorso di truppe che, in trincea, venivano sopraffatte da forze soverchianti; con fermezza ed ardimento attaccò gruppi di rivoltosi, incuorando il suo plotone alla lotta, sino a che fu colpito a morte";

Per la storia del capitano Faitini rimandiamo alla lettura dell'articolo pubblicato qualche mese fa: Breve Ricordo del Capitano Vittorio Faitini

La cappella costruita dell'84° Fanteria in memoria dei suoi caduti del 26 Ottobre 1911


MESSRI

Alcune tombe di caduti del 23 Ottobre 1911

Due tombe che ricordano due battaglie.
A sinistra il monumento al Tenente Corti caduto il 23 ottobre 1911,
 a destra quello al Tenente Novelli caduto il 26 Novembre 1911.

Il primo dovrebbe essere il tenente Corti Adolfo da Napoli dell'11° Reggimento Bersaglieri. Allievo del Collegio Militare di Napoli (corso 1903-1906), alla sua memoria fu concessa la medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Inviato col plotone ai suoi ordini in aiuto ad un riparto di altra compagnia impegnata sul fronte e sul tergo, sosteneva strenuamente l'azione col fuoco, finché, ferito a morte, cadde sul posto con molti suoi bersaglieri, riuscendo però ad arrestare il doppio attacco del nemico - Messri, 23 ottobre 1911"

Il ten. Adolfo Corti, da Napoli, dell'11° Regg. Bersaglieri, caduto a Sidi Messri (da L'Illustrazione Italiana).

Il tenente Emilio Novelli, da Fucecchio, prestava invece servizio nell'84° Reggimento Fanteria: cadde il 26 novembre (altre fonti dicono il 28) 1911 vittima di un'imboscata.

Il ten. Emilio Novelli, da Fucecchio (FI), dell'84° Regg. Fanteria, caduto a Sidi Messri (da L'Illustrazione Italiana).

HENNI

Da destra a Sinistra: 
"A Nicola Romano, volontario ordinario, caduto ad Henni, la famiglia"
"All'11° Bersaglieri l'artiglieria da Fortezza e i marinari Testimoni del loro valore"
"Al tenente Francesco De Bernardi (1° Battaglione Libico) assassinato a Taruna nel febbraio 1913"
Gli altri monumenti descritti come segue.


"Ai prodi bersaglieri del 2° Reggimento caduti a Sciara Sciat, il popolo di Trastevere che li acclamò partenti ne benedice la memoria nel nome santo d'Italia - Roma 23 Ottobre 1912"

Sul monumento "Gli studenti delle università italiane ai fratelli caduti per la gloria d'Italia - MCMXII"

"Il capitano Verri, i marinai Umberto Bellotti ed Antonio Cipollini della Regia Nave Sicilia - qui combatterono - qui caddero - affratellando l'esercito e l'armata d'Italia nella morte e nella gloria"

Tomba di alcuni marinai della Regia Nave Sicilia

SCIARA SCIAT

Una delle tombe comuni


Tomba di ignoto

Tomba di ignoto

Tomba di ignoto - In fondo vedasi una trincea

"Il martirio di questi bersaglieri caduti per la patria il 23 Ottobre 1911 sia scolpito nella vostra memoria. I compagni combattenti del 93° Fanteria posero"
Sulla targa poggiata a terra: "La 3° Compagnia del 18° ai fratelli caduti per la gloria d'Italia"

"Alla memoria di quattro prodi bersaglieri qua caduti il 23 ottobre 1911 combattendo per la maggior gloria della patria - 93° Fanteria - Febbraio 1912"

"Ai fratelli bersaglieri caduti qui martiri del dovere i fratelli del 18° e 93° Fucilieri"

"Amerigo Demurtas, tenente medico, qui ebbe martirio e gloria il 23 ottobre 1911"

Amerigo Demurtas nacque a Jerzu, oggi in provincia di Nuoro, il 29 marzo 1880. Laureatosi in medicina e chirurgia nel 1906 nello stesso anno frequentò la scuola di applicazione di Sanità Militare e, nel 1907, superò gli esami da tenete medico classificandosi secondo su 270 allievi. Venne aggregato all'11° Bersaglieri e, allo scoppiare della guerra in Libia, il 29 settembre s'imbarcò a Napoli per la Tripolitania. Cadde durante la battaglie di Henni del 23 Ottobre 1911 quando, nonostante l'avanzare delle truppe nemiche, non si ritirò ma restò sul campo di battaglia a medicare i feriti. Alla sua memoria venne concessa la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Inoltre nel suo paese gli venne intitolata la scuola elementare e, in tempi più recenti, anche l'ospedale militare di Cagliari. (fonte: Sito della Pro Loco di Jerzu)

A cura di Arturo E. A.

Note:
2) Per gli eventi che videro l'84° Fanteria nella battaglia di Sciara Zauia rimandiamo a quest'altro articolo del blog I caduti dell'84° Reggimento Fanteria della Brigata "Venezia" nella Battaglia di Sciara Zauia

Bibliografia:
- Enciclopedia Militare, Volumi vari - Istituto editoriale scientifico S.A.  1927 - 1933
 - Riassunti Storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915 - 1918 , Roma - Libreria dello Stato.
-  Sito internet dell'Istituto del Nastro Azzurro ttp://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/

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